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Educare: impegno di tuttitorna su

Nell’Aula Magna della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» si è svolto, nella mattinata di sabato 2 marzo 2013, un incontro di formazione e aggiornamento per quanti operano in campo educativo: educatrici nei Nidi, insegnanti delle Scuole d’infanzia e primarie, studenti e laureati dei Corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione. L’incontro, organizzato dall’Istituto di Metodologia pedagogica della Facoltà, aveva come tema: L’esperienza educativa dei Nidi e delle Scuole dell’infanzia di Reggio Emilia e il Centro di riciclaggio creativo Remida. Fa da moderatrice la Prof. Rachele Lanfranchi.

Obiettivo dell’incontro è quello di creare un’occasione per conoscere la qualificata esperienza educativa dei Nidi e delle Scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, di confrontarsi con modalità - apprezzate a livello nazionale e internazionale -, che mettono al centro il bambino, soggetto principale dell’educazione, promuovendone lo sviluppo integrale con rispetto e gradualità.

Dopo una riflessione iniziale e il saluto della Preside della Facoltà, Prof. Giuseppina Del Core, interviene la Dott. Bruna Elena Giacopini, pedagogista, con incarico di Unità Organizzativa Complessa, responsabile del coordinamento pedagogico presso l’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia.

Prima ancora di entrare nel vivo dell’esperienza delle scuole suddette, Bruna Elena Giacopini sottolinea la necessità di pensare l’educazione come un impegno che interessa tutti, città compresa. Si tratta di comprendere che l’educazione è affidata non solo ai genitori, agli insegnanti, agli educatori, ma ad ogni persona che vive in un contesto e territorio particolari, per cui diviene indispensabile partecipare, creare legami, reti, convergenze in vista di includere nel processo educativo tutti e tutte le culture. È un processo che tende alla comprensione, al dialogo, a costruire “ponti”, che uniscono e non dividono le persone che provengono da culture e mondi diversi.

Man mano procede nel suo dire, mette a fuoco il lavoro di coordinamento tra tutte le Scuole e Nidi d’infanzia di Reggio Emilia: statali, comunali, private; il lavoro di formazione e aggiornamento delle maestre che avviene nel confronto e discussione sull’esperienza da loro svolta; il continuo dialogo tra maestre, genitori, pedagogista. È un mondo di relazioni tra adulti, che hanno a cuore l’educazione dei bambini, il loro futuro, ma anche quello della società. Relazioni che travalicano il territorio di Reggio Emilia, in quanto Elena Giacopini dal 1994 collabora con Reggio Children in sedi nazionali e internazionali per diverse attività formative e accoglienza di gruppi di studio interessati al Reggio Approach.

Attraverso alcuni filmati, i numerosi partecipanti all’incontro entrano nell’esperienza viva di alcuni Nidi e Scuole dell’infanzia. Nel commento che segue, la Giacopini fa emergere come l’educatrice sia paziente e rispettosa del modo di apprendere del bambino, del suo modo di inserirsi nella sezione e nel gruppo. Infatti, la maestra sa che i bambini sono dotati di straordinarie potenzialità di apprendimento e di cambiamento, di molteplici risorse affettive, relazionali, sensoriali, intellettive che si esplicitano in uno scambio incessante con il contesto culturale e sociale. I materiali usati nell’esperienza di lavoro e gioco dei bambini sono semplici, non prefabbricati, ma presi dalla natura o da quanto è comunemente in uso.

La lunga esperienza di Bruna Elena Giacopini nell’osservazione dei bambini, nel coordinamento pedagogico, nell’ascolto delle varie culture e visioni della realtà, rende il suo dire convincente e comunica al pubblico che l’ascolta la sua passione educativa e lo rende  pensoso circa l’approccio al mondo dell’infanzia, che ha i suoi ritmi, modi di pensare e di vedere la realtà diversi da quelli dell’adulto. Questi, comunque, è necessario nell’educazione del bambino; egli deve porsi accanto ad esso, con pazienza e rispetto, lungo il cammino della sua piena maturazione umana, ben sapendo che ogni bambino ha modalità e ritmi suoi propri.

L’incontro si conclude con alcune osservazioni e domande rivolte a Bruna Elena Giacopini che, nelle risposte, ha la possibilità di mettere meglio a fuoco alcuni punti importanti che riguardano il rapporto educatori-genitori-società.

 

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