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La bellezza del credere: valori e rischitorna su

L'8 maggio 2007, la Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione «Auxilium» celebra la 20° "Giornata della Facoltà" con una particolare intonazione: condividiamo la "bellezza del credere", tematica del laboratorio permanente per l'anno accademico 2006/2007. Ci lasciamo provocare ed interpellare da alcune testimoni: Manuela Di Centa, campionessa olimpionica per la specialità dello sci di fondo e vincitrice di numerosi titoli mondiali, con entusiasmo e grande capacità comunicativa ci racconta il sogno che ha popolato il suo mondo di bambina: «fare qualcosa di bello nello sport». Lo ha realizzato in una lunga carriera che le ha riservato tante soddisfazioni, ma anche molte fatiche; prestigiosi riconoscimenti, ma a volte la necessità di andare controcorrente per tener fede ai valori umani e cristiani assorbiti nell'ambiente familiare, dalla propria terra, dalla propria gente, e interiorizzati fino a farli diventare le motivazioni più profonde della sua vita di donna e di professionista.

Sr. Maria Esther Posada, docente emerita di Teologia spirituale, ricorda, con il tono fresco di chi li rivive, le sfide e i valori racchiusi negli anni che videro nascere la Facoltà. Nel 1970, infatti, la Chiesa affidò alle Figlie di Maria Ausiliatrice il compito di istituire la prima Facoltà Pontificia retta da donne, dedita all'insegnamento e alla ricerca nel campo delle Scienze dell'Educazione. Con il «coraggio di osare» si anticipò così di circa un trentennio la svolta epistemologica che realizzò il passaggio dalla "pedagogia" alle "scienze dell'educazione". Giovanni Paolo II, visitando l'«Auxilium» nel 1992, confermò la Facoltà nella sua identità di istituzione accademica, pontificia, salesiana impegnata nell'educazione integrale della gioventù secondo la visione dell'"umanesimo pedagogico cristiano" di san Giovanni Bosco.

Maria Grazia Vergari, studente in procinto di laurearsi, ci consegna attraverso dei quadri simbolici, quasi dei "post-it" sparsi sulla sua scrivania, l'esperienza di condivisione dei valori scoperti ed approfonditi negli impegnativi e fecondi anni di studio. In particolare, sottolinea la passione per la persona e la sua crescita integrale, l'importanza della partecipazione attiva e convinta alla vita accademica, la ricchezza dell'ambiente interculturale che ha sperimentato entrando in contatto con studenti provenienti da ogni parte del mondo.

Festeggiando la "Giornata della Facoltà" siamo oggi più convinte e convinti dell'invidiabile opportunità che ci viene offerta: continuare a fare dell'«Auxilium» un luogo dove si elabora una cultura della vita veramente alternativa e propositiva in risposta alle sfide del contesto odierno.

 

Il senso della "Giornata della Facoltà"

"La Giornata della Facoltà" è stata istituita dall'allora Gran Cancelliere Madre Marinella Castagno in occasione del 150° anniversario della nascita di S. Maria Domenica Mazzarello (9 maggio 1987), Confondatrice con don Bosco dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, educatrice cha ha inciso fortemente nella maturazione della gioventù e la cui missione oggi prolunghiamo nella storia.
La celebrazione annuale della giornata è un momento forte dell'anno accademico vissuto, con modalità diverse, con spirito di gratitudine e impegno.
Gratitudine perché in questa occasione si sperimenta la preghiera e la solidarietà di tanti amici, superiori, benefattori, fratelli e sorelle di ogni parte del mondo; gratitudine, perché si sperimenta quanto il Signore ci elargisce attraverso questa nostra istituzione nata nel cuore della Chiesa.
Impegno, perché ogni membro della comunità accademica è chiamato a dare il suo contributo affinché l'Auxilium possa raggiungere la sua finalità di preparare educatrici ed educatori capaci di rispondere efficacemente alle domande dei giovani del nostro tempo.



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