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L’educazione e il suo futurotorna su

Nel 2015, la Congregazione per l’Educazione Cattolica – organismo della Santa Sede per il settore delle scuole cattoliche, delle università cattoliche ed ecclesiastiche, nonché dei seminari per i candidati al sacerdozio – celebrerà il centenario della sua istituzione. Nella medesima data cadranno altri significativi anniversari che interessano la missione educativa della Chiesa: il cinquantenario della Dichiarazione sull’educazione cristiana (Gravissimum Educationis) e del Decreto sulla formazione sacerdotale (Optatam Totius) del Concilio Vaticano II. Inoltre, ricorrerà il venticinquesimo della Costituzione apostolica sulle università cattoliche (Ex Corde Ecclesiae).

Tali significative ricorrenze offrono l’opportunità di un approfondimento della questione preminente dell’educazione e di un rinnovato impegno di quanti vi sono coinvolti. Per favorire tali obiettivi la CEC intende offrire alle istituzioni, alle associazioni e agli organismi interessati dei contributi di riflessione sotto forma di Instrumentum Laboris sugli aspetti più rilevanti dell’educazione nel contesto socio-culturale odierno e nella prospettiva del futuro.

In vista della preparazione di tale strumento di lavoro, il Dicastero Pontificio ha organizzato un seminario di studio dal titolo: Educazione… oggi e domani, che si è svolto il 22 e il 23 giugno a Roma.

La Preside della Facoltà «Auxilium», Prof.ssa Pina Del Core, vi ha preso parte insieme con trenta personalità di chiara fama internazionale, che hanno fatto dei temi educativi la “passione” del loro pensiero, della loro professionalità e della loro ricerca scientifica, per riflettere su alcuni temi riguardanti l’educazione e il suo futuro.

I lavori sono stati introdotti dal Card. Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, da Mons. Jean-Louis Bruguès e da Mons. Vincenzo Zani, rispettivamente Segretario e Sottosegretario della stessa Congregazione.

Dopo un momento di scambio - a modo di brainstorming – su di un testo che era stato inviato previamente ai partecipanti, si è aperto un dibattito su due filoni privilegiati, quello antropologico e quello pedagogico o metodologico. Ne sono emersi alcuni punti nodali critici che tuttavia costituiscono anche delle opportunità educative:

 

  • Quale uomo, per quale umanesimo, per quale educazione? (questione antropologica)
  • Diritto/dovere all’educazione senza più diseguaglianze.
  • Nuovi paradigmi e nuovi modelli formativi di fronte alla sfida della complessità e delle nuove tecnologie comunicative.
  • Formazione di nuove professionalità educative, ma soprattutto qualificare la formazione dei formatori a livello di università e di seminari.
  • Insistenza sulla relazione educativa, anzi sull’intreccio di relazioni che facilita la comunicazione dei valori in una comunità di apprendimento,
  • Dimensione religiosa dell’educazione come impegno ed espressione dell’identità cattolica delle istituzioni educative.

 

La parte conclusiva dell’incontro è stata dedicata a uno scambio per finalizzare gli elementi emersi allo scopo di preparare l’Instrumentum Laboris.

Intensa e ricca la partecipazione e prezioso, oltre che competente, il contributo offerto da tutti. L’incontro si è concluso con l’invito ad avviare ai diversi livelli studi e ricerche seguendo sia il filone storico che tematico e metodologico didattico, al fine di prepararsi agli eventi suddetti perché non siano solo celebrativi ma fecondi di prospettive per il futuro.

 

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