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Prevenire per educare a scelte responsabili e consapevolitorna su

«Nella nostra società la transizione dall’adolescenza all’età adulta è sempre più dilatata, procrastinata. I ragazzi di oggi vivono un’adolescenza “lunga” e diventano “grandi” molto tardi: da qui la fatica ad assumere la responsabilità delle scelte, ma anche ad essere consapevoli e critici delle proprie azioni».

Si avvia così l’intervento del Prof. Carlo Buzzi, docente di Sociologia delle generazioni e Direttore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale presso l’Università degli Studi di Trento, al I incontro di sabato 24 novembre che apre il Corso interdisciplinare 2012-2013 dal titolo: Giovani. Corporeità, affettività, sessualità. Approccio psico–sociologico.

A partire dal tema: Affettività, sessualità e tendenze evolutive della cultura giovanile, il docente ha sottolineato che per poter programmare interventi educativi efficaci nel delicato ambito dell’affettività e sessualità nel mondo giovanile è importante comprendere le tendenze evolutive della società attuale. «La realtà italiana – ha detto il prof. Buzzi – evidenzia tassi di fertilità e natalità molti bassi che compromettono la stessa “riproduttività” sociale; una dilatazione temporale più ampia, rispetto al passato, nel superare le tappe di transizione dall’adolescenza all’età adulta; la trasformazione della famiglia, da “tradizionale”, basata sulle regole, a “affettiva” che pone l’affetto al centro del rapporto genitori-figli; lo stile educativo delle famiglie che tende a proteggere e a mantenere il legame con i figli».

Secondo Buzzi, questi tratti caratteristici si collegano a fenomeni sociali che condizionano lo sviluppo giovanile nel campo affettivo: il presentismo nella concezione del tempo (i giovani sono pragmatici); il relativismo valoriale (i giovani hanno valori che non sono organizzati in sistemi ordinati, ma sono relativi e vengono adattati alla situazione che si vive); la reversibilità delle scelte (i giovani pensano che la scelta fatta può, in seguito, essere modificata, cambiata, sostituita da altre scelte).

Riguardo alle dimensioni dell’affettività e sessualità, il docente ha affermato che «si è passati da una situazione di “controllo sociale” a una sorta di “deregulation”, sviluppando una morale che mette al centro del processo e delle decisioni il singolo». Da qui, il carattere di spontaneità con cui si affrontano le esperienze e le conseguenze in campo affettivo e sessuale; il ridimensionamento del concetto di trasgressione, anche in campo sessuale, per cui l’individuo può scegliere e decidere il proprio orientamento; la neutralità che circonda i discorsi sociali attorno alla sessualità, per cui al singolo viene concessa l’esclusiva capacità di giudizio nelle scelte e nei comportamenti; l’indebolimento dell’affettività nella relazione sessuale per cui si possono intrecciare rapporti che non sfociano in relazioni durature e solide.

La conoscenza e la comprensione di tali fenomeni può favorire dal punto di vista educativo un intervento che - ha precisato il relatore - dovrebbe essere nell’ottica della prevenzione, promuovendo nei giovani l’acquisizione di competenze di controllo e comunicative per compiere scelte responsabili e diventare artefici delle proprie decisioni. «Ci sono alcune strutture cognitive su cui agire - ha concluso -: il presentismo, il pragmatismo, la concezione fatalista della salute, l’accettazione del rischio, la reversibilità delle scelte. La prevenzione deve portare a aumentare la capacità decisionale, a dare competenze strumentali critiche per scegliere con responsabilità».

All’intervento del prof. Buzzi è seguito un tempo di interazione con i presenti in sala: docenti e studenti hanno avuto la possibilità di porre domande, chiedere chiarimenti, esporre punti di vista e opinioni personali.

L’appuntamento è per sabato 1° dicembre per il secondo incontro affidato alla Prof. Trofimena Gargano, Docente di Psicodinamica delle Relazioni familiari all’Università La Sapienza di Roma, che interverrà sul tema: La famiglia come luogo fisico e psichico di costruzione dell’identità e dell’affettività dell’individuo.

 

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