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Hate speech online: dal fake al maketorna su

Come riconoscere e contrastare l’odio online nel tempo della disintermediazione e educarci ed educare alla cittadinanza attiva e alla riflessività? È la domanda che orienta l’intervento che Stefano Pasta tiene sabato 30 novembre 2019 - a partire dalle ore 9.00. È il secondo appuntamento del Corso interdisciplinare su: “Dal fake al make. Educarci ed educare nel tempo della post-verità”.

 

Parlando di “Hate speech online: tra libertà di espressione, pensiero critico e responsabilità”, Stefano Pasta approfondirà le caratteristiche dell’ambiente digitale (realtà aumentata, rapidità, autorialità, anonimato, condivisione, viralità, interazione) in cui proliferano violenza e diffusione del falso. Il passaggio obbligato per chi è educa è, dopo l’analisi, chiedersi che “cosa fare”?

 

«Con i nuovi media non basta più educare lo spettatore - spiega Pasta -, occorre anche educare il produttore che ogni spettatore è diventato grazie allo smartphone che si porta in tasca, sviluppando pensiero critico (selezione delle fonti, riconoscere fake news), ma soprattutto responsabilità, ossia attenzione alle conseguenze delle proprie azioni. La proposta è un approccio morale che educhi online e offline a comportamenti di aiuto e cooperazione, orientando ad essere non solo naturalmente, ma anche culturalmente, “negli” altri e “per” gli altri».

Da qui, l’individuazione e l’illustrazione di alcuni “anticorpi” che, come fruitori possiamo mettere in atto, perché «Educare è più importante della denuncia - prosegue Pasta -: bisogna promuovere gli anticorpi della Rete e l’attivismo digitale dei cittadini che devono essere formati come agenti morali che si assumono responsabilità personale. Passare da spettatori a soccorritori è una delle chiavi, per educare a non essere indifferenti di fronte al Male».

 

I due appuntamenti, che ogni anno la Facoltà «Auxilium» organizza per approfondire una tematica da diverse prospettive interdisciplinari, si sono proposti di studiare come rendersi consapevoli delle sfide educative e formative che si aprono nella complessità del contesto attuale, come individuare le azioni per accompagnare i giovani a essere cittadini e cittadine, a vivere la responsabilità sociale nei contesti multiculturali e digitali, a dare corpo alla “partecipazione” nel senso alto della “polis”: esseri umani legati gli uni agli altri da interessi comuni e da un reciproco riconoscersi.

 

Stefano Pasta, giornalista professionista, è dottore di ricerca in Pedagogia, è assegnista presso il Centro di Ricerca sull’Educazione ai media dell’Informazione e alla Tecnologia (CREMIT) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si occupa di educazione alla cittadinanza nell’ambiente digitale. È anche membro del Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. È esperto d’interventi a contrasto delle discriminazioni, e in particolare della presenza di rom e sinti in Italia, ha scritto saggi sull’intercultura, sui flussi migratori e sulla didattica della Shoah. Giornalista professionista, collabora con diverse testate nazionali.

 

 

Intervento - 1° parte
Intervento - 2° parte
Materiale per il Laboratorio del 30 novembre 2019
Brochure
Poster