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Orizzonte di fede e realismo umano. Per una vita consacrata più "incarnata"

Scheda del Volume n. 31torna su

Autore/i: STEVANI Milena
Titolo: Orizzonte di fede e realismo umano. Per una vita consacrata più "incarnata"
Città: Roma
Editrice: LAS
Anno: 2016
Pagine: 246

Presentazione:

«Il libro propone alcuni spunti di riflessione, dal punto di vista psicologico, per comprendere i dinamismi psichici della persona e, in particolare, della persona che attua una specifica scelta di vita consacrata. Lo scopo è di evidenziare alcune implicanze psicologiche dell’opzione di seguire Cristo secondo i consigli evangelici, cercando di integrare contenuti disciplinari inerenti all’ambito della psicologia dinamica, della psicologia della religione e della psicologia sociale […].

Il volume si articola in quattro nuclei di contenuti.
Dal capitolo 1 al capitolo 4, sono presentati alcuni concetti fondamentali che riguardano gli aspetti evolutivi e psicodinamici della persona, rilevando l’incidenza dei processi cognitivi e affettivi sul modo di percepire e vivere l’esperienza vocazionale.

Dal capitolo 5 al capitolo 9 si evidenziano alcuni itinerari evolutivi che riguardano la dimensione affettiva e i cambiamenti che si verificano nel corso del ciclo vitale. Vengono, in particolare, proposte alcune linee educative finalizzare a collegare l’aspetto teorico con l’aspetto operativo. Sono semplici linee orientative, limitate e parziali, che offrono alcune indicazioni pratiche e metodologiche per una maggiore integrazione del livello umano e del livello spirituale.

Nei capitoli 10, 11 e 12 lo sguardo si allarga alle dinamiche relazionali che si attivano all’interno del contesto comunitario e che necessitano di essere considerate con realismo e alla luce di un orizzonte di fede. La vita comunitaria è una lenta costruzione che richiede l’impegno di ogni membro e che necessita anche di un percorso formativo specifico, per poter comprendere i complessi processi relazionali e imparare a comunicare in modo più costruttivo. Quando la persona consacrata, consapevole della propria e altrui fragilità, sa stabilire un rapporto adeguato con gli altri può essere propositiva non solo con la parola, ma soprattutto con la vita, e può essere un segno che rimanda al Dio fedele e misericordioso.

Il capitolo 13 presenta il colloquio personale come un valido strumento di formazione permanente, che va riscoperto e valorizzato all’interno dell’esperienza di consacrazione, in particolare dell’esperienza religiosa femminile.
Il capitolo 14 evidenzia come il vissuto religioso è in stretta continuità con il percorso di elaborazione psicologica della relazione filiale, quindi dell’esperienza di percepirsi come figli/e. Sottolinea, in particolare, come i vissuti cognitivi ed affettivi orientano nella relazione che si stabilisce con Dio e, quindi, incidono sull’elaborazione dell’atteggiamento religioso. Offre pertanto alcuni elementi di riflessione per approfondire il vissuto filiale e affrontare eventuali nodi critici irrisolti, attraverso percorsi di integrazione dei vissuti che si dispiegano lungo il corso della vita. Presenta inoltre degli spunti per comprendere la complessità dei vissuti relazionali delle persone che il/la religioso/a avvicina nell’attività apostolica e per porsi accanto con rispetto e tenerezza a ogni persona».
(Dall’Introduzione)

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